Dopo due anni l'ex Sindaco Nino Bartolotta parla della sua Savoca: "non dimentico la stima e l'apprezzamento dei savocesi...."
Nino Bartolotta |
Nel Maggio 2012 si conclude l'esperienza da Sindaco per Nino Bartolotta per fine mandato (due legislature), Giugno 2014 dopo due anni l'ex primo cittadino parla della sua Savoca. Due anni di assoluto silenzio, mai una considerazione sui suoi ex compagni di cordata, 20 anni di vita con i vari Paolo Trimarchi, Cettina Pizzolo, Giuseppe Meesa e Antonella Savoca.
Dopo la "rottura" politica maturata qualche mese prima delle amministrative del Maggio 2012 che ha visto la vittoria di Paolo Trimarchi appoggiato dalla lista "Insieme per Savoca" sul rivale Saro Famulari supportato dalla lista "Savoca Democratica", le strade si sono divise. Nino Bartolotta dopo qualche mese, ottobre 2012 viene nominato Assessore nella Giunta Regionale guidata dal Presidente "Rosario Crocetta".
Nonostante gli impegni per il suo nuovo ruolo, il cuore di Nino Bartolotta è sempre per la sua Savoca, segue le vicende "locali" da un'altra angolazione politica.
Nonostante gli impegni per il suo nuovo ruolo, il cuore di Nino Bartolotta è sempre per la sua Savoca, segue le vicende "locali" da un'altra angolazione politica.
Come succede in politica, cambio nella Giunta di Crocetta, Nino Bartolotta rimane escluso, libero da qualsiasi impegno istituzionale, diciamo da semplice cittadino savocese, ma sulle spalle 20 anni di vita amministrativa prima come Vice-Sindaco nella prima legislatura di Paolo Trimarchi, poi come Sindaco.
Ci siamo visti a metà Giugno, in un momento di stasi della politica savocese, di fatto solo le dimissioni di Cettina Pizzolo, abbiamo fatto una chiaccherata con Nino Bartolotta facendo una riflessione sui due anni dell'operato dell'amministrazione guidata da Paolo Trimarchi. Nessuno dei due poteva immaginare tutto quello che è successo dopo qualche settimana: dimissioni di Conti e Miuccio e la rinuncia di Cosio e Maimone.
Ecco l'intervista realizzata a Nino Bartolotta.
1La prima domanda è una conseguenza della sua ultima esperienza politica,
superata l’amarezza della sua non
riconferma nella Giunta Crocetta? Nessuna amarezza. Chi è abituato a rimanere “con i piedi per
terra” metabolizza in fretta anche gli aspetti negativi della politica. Rimane
il rammarico (quello si!) per i progetti che non sono riuscito a portare a
termine. Nel 2013 sono stati sbloccati numerosi interventi infrastrutturali
tanto a livello regionale che provinciale. L’assessorato alle Infrastrutture ha
impegnato e finanziato più di ogni altro Dipartimento Regionale, opere con
risorse comunitarie europee. Nel nostro territorio ad esempio è stata approvata
la variante a monte (in galleria) del tracciato relativo al raddoppio
ferroviario, scongiurando definitivamente il pericolo che tale opera tagliasse
in due il centro abitato della frazione San Francesco di Paola, così per come
era stato previsto nella ipotesi progettuale originaria. Sono state risolte in
modo condiviso anche le osservazioni poste da altri comuni lungo la tratta
“Giampilieri – Fiumefreddo” e ciò, ci ha permesso di dare il via libera alla
progettazione esecutiva dell’intera opera e di avere garanzia finanziaria per
il primo stralcio dei lavori della tratta da Fiumefreddo a Letojanni.
Nino Bartolotta da Sindaco |
Una data particolare maggio 2012: termina il suo mandato da Sindaco di Savoca,
particolari ricordi della sua di vita
politica savocese? Tantissimi. Da quelli brutti come l’alluvione del 2009 a quelli
belli della prima elezione a sindaco e della pressoché unanime riconferma nel
2007. Ma ciò che non ho mai dimenticato è la stima e l’apprezzamento dei
savocesi per il lavoro svolto. Credo che la gratificazione dei propri elettori
sia il risultato più ambito che un Sindaco possa ricevere. In dieci anni
abbiamo dato un forte impulso infrastrutturale, culturale e turistico al territorio
savocese. Ricordo che nel 2002 Savoca era ancora uno dei pochi comuni della nostra
provincia con zero posti letto in termini di ricettività. Oggi può vantare strutture
ricettivo-turistiche di qualità, almeno cento posti letto, la riqualificazione
del centro storico e di gran parte del patrimonio culturale e monumentale.
Fattori questi, che hanno valso per Savoca l’inserimento nel club esclusivo de
“I Borghi più belli d’Italia” e di diventare metà stabile del turismo
crocieristico.
4Conclusa la sua esperienza da Sindaco, è
rimasto sempre un punto di riferimento per i suoi elettori e con la sua cordata
di maggioranza? Ho sempre avuto grande rispetto per i miei elettori e loro non hanno mai fatto
mancare il proprio sostegno. Nelle diverse consultazioni elettorali e anche in
occasione delle recenti europee, il Partito Democratico (pur non essendo
espressione di governo a Savoca) si è confermato il partito più votato. Con i
componenti il gruppo “storico” e che al momento non ricoprono alcun ruolo
politico, c’è sempre stata stima e amicizia reciproca. Ci incontriamo spesso e
siamo impegnati nel sociale e nello sport.
5.Come vede le dimissioni di Cettina Pizzolo? Non entro in merito alle motivazioni, ma credo che per
operatività e presenza sul territorio le dimissioni di Cettina siano da
considerarsi un fatto negativo.
6Savoca durante le sue due legislature
sembrava di essere una “grande famiglia” pochi mesi prima delle elezioni maggio
2012, diciamo nel mese di Febbraio è maturata la prima “spaccatura” all’interno
della maggioranza , cosa è successo? Parte dei componenti il gruppo storico non hanno avuto la
consapevolezza che si era chiuso un ciclo che ci aveva visti (a vario titolo) per
un ventennio alla guida del paese. Nel caso dell’attuale Sindaco (al tempo mio vice
da dieci anni) addirittura si superava il trentennio! Personalmente ritenevo
opportuno che il gruppo storico si aprisse anche ad altre forze sociali e
politiche (soprattutto giovani) del paese, al fine di garantire ampia
convergenza su un progetto politico in grado di rappresentare anche un rinnovamento graduale della classe dirigente
del tempo. Proprio per questo, fin dall’inizio della mia seconda legislatura,
ebbi a dichiarare che a fine mandato non avrei preteso per me alcun ruolo
politico. Probabilmente, invece, la paura di perdere “la poltrona” ha suggerito
in alcuni del gruppo “strade” diverse, inventandosi argomentazioni (anche sul
mio conto) per me certamente spiacevoli, ma che ritengo anche per loro poco
dignitose (in quanto persone con le quali si è lavorato e condiviso fianco a
fianco un ventennio alla guida del paese). Ma non voglio tornare su fatti
passati, se necessario, ci sarà tempo e modo per dare ai savocesi la mia
spiegazione del “perché” è andato in “frantumi” un gruppo storico che ritengo
non avesse lavorato male. Il resto è notorio!
7 Febbraio 2012 le strade di Nino Bartolotta
con Paolo Trimarchi si dividono, Febbraio 2014 le dimissioni di Cettina
Pizzolo, si tratta di una pura coincidenza oppure un progetto prestabilito? Era notorio che i rapporti tra l’attuale Sindaco e l’ormai ex
vice sindaco, nonostante l’improvvisa “intesa” in occasione delle
amministrative 2012, non fossero mai
stati “idilliaci”. Personalmente non è stata una sorpresa, ma non c’è stato e
non c’è alcun progetto prestabilito, almeno per quanto riguarda il sottoscritto.
8 Il futuro di Nino Bartolotta prevede un
ritorno alla vita politica di Savoca? Se ciò fosse ritenuto utile da coloro che mi hanno sostenuto e mi
sono stati lealmente sempre vicini, non
esiterei a farlo …a prescindere dal ruolo politico!
9Come giudica questi due anni di
amministrazione guidata da Paolo Trimarchi? C’è la domanda di riserva?
1 Secondo te i prossimi due anni saranno la
fotocopia di questa prima parte di legislatura? Difficile a dirlo. Rimango della mia personale opinione che per
fare bene c’è bisogno di tanto tempo da dedicare al Comune e di un’ampia
convergenza su di un progetto condiviso.
IIl tuo sogno nel cassetto? Una casa al mare.
Cosa vuoi fare da grande? Rimanere giovane…. almeno nelle idee e nell’agire quotidiano
Di solito chiudono le interviste con una domanda particolare: su una Torre Pendente ci sono Paolo Trimarchi, Cettina Pizzolo, Giuseppe Meesa e Antonella Savoca chi butteresti giù, se possibile la motivazione? sono in ritardo…. sbaglio o qualcuno è già stato buttato giù “dalla Torre”?!
IIl tuo sogno nel cassetto? Una casa al mare.
Cosa vuoi fare da grande? Rimanere giovane…. almeno nelle idee e nell’agire quotidiano
Di solito chiudono le interviste con una domanda particolare: su una Torre Pendente ci sono Paolo Trimarchi, Cettina Pizzolo, Giuseppe Meesa e Antonella Savoca chi butteresti giù, se possibile la motivazione? sono in ritardo…. sbaglio o qualcuno è già stato buttato giù “dalla Torre”?!
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