Gli interventi per eliminare la frana nell'area sottostante la chiesa di
Santa Lucia (prima dedicata a San Nicolò), nel centro storico, tardano a
essere attivati e i cittadini di Savoca e Casalvecchio, a causa del
protrarsi della chiusura della Sp 19 Savoca - Gazzani ormai da quasi 2
mesi, sono pronti per una protesta eclatante. Anche gli operatori
economici dei due paesi collinari, sono sul piede di guerra perché, nel
momento in cui attendevano turisti e vacanzieri per migliorare le
deficitarie entrate del periodo invernale, si ritrovano a fronteggiare
un'ulteriore crisi, in quanto i pullman non possono raggiungere le due
cittadine medievali e nessuno si avventura con le auto, per le lunghe e
precarie strade alternative.
«Non ce la facciamo più a doverci
sobbarcare questi continui disagi giornalieri - affermano alcuni
lavoratori pendolari dei due centri della valle d'Agrò - e adesso, dopo
le tante promesse, i lavori continuano a rimanere bloccati». Ogni
giorno, a causa della chiusura della Sp 19, per poter raggiungere la
stazione ferroviaria di S. Teresa e le fermate dei pullman, sono
costretti a fare parecchi chilometri in più in strade strette e prive
della necessaria sicurezza. Questi problemi si ripercuotono anche sugli
studenti e su tutti coloro che devono muoversi, giornalmente, per
raggiungere i paesi della costa jonica. Alla luce di tutto ciò, se gli
interventi inerenti la riapertura della Sp 19 dovessero ancora
ritardare, operatori economici, lavoratori e studenti dei due storici
paesi collinari, sono pronti per una protesta contro l'inerzia delle
istituzioni.Articolo di Pippo Trimarchi
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