Lettera aperta del Presidente del Consiglio Avv. Carmelo Crisafulli in merito alle contestazioni sollevate dal gruppo "Savoca Democratica" nell'ultima riunione consiliare del 27 Settembre.
Presidente del Consiglio Carmelo Crisafulli |
In riferimento alle ultime “polemiche”
conseguenti alla seduta consiliare del 27 settembre u.s. registro profonda
amarezza e delusione nella qualità di Presidente del civico consesso Savocese;
amarezza per le frustrazioni delle aspettative di buona politica che tutti i
cittadini, non solo Savocesi, esigono giustamente dalla classe politica;
delusione perchè intimamente sento “tradita” dai Consiglieri dell’opposizione
l’adita “aperta collaborazione” tanto declamata dagli stessi e da me auspicata
e desiderata sin dall’inizio del mio mandato.
Come qualsiasi forma di collaborazione tra
opposti schieramenti, nel massimo rispetto dei ruoli istituzionali, per ottenere
risultati apprezzabili si rende necessaria (anzi oserei dire che è fisiologica) una fase di confronto, di
arricchimento reciproco e successivo assestamento dei rapporti.
Le contestazioni sollevate dal gruppo
“Savoca Democratica” nella seduta consiliare del 27 settembre u.s. risultano
essere meramente pretestuose ed assolutamente sterili, dirette esclusivamente a
strumentalizzare contingenze il cui vero rilievo è stato volutamente travisato.
Il gruppo “Savoca democratica” ha
presentato due argomenti, di cui ha chiesto la discussione in Consiglio: il
primo riguarda l’eventuale acquisto di scuolabus ed il secondo l’acquisto di
defibrillatori da mettere a disposizione del centro sportivo polifunzionale.
Ebbene prontamente, sulla scia della
massima ed entusiasta collaborazione con i Consiglieri di opposizione e
cercando di soddisfare le esigenze della collettività, mi preoccupai nella mia
qualità di inserirli all’ordine del giorno (O.d.G.) del 2 agosto u.s.; in detto
consiglio si decise all’unanimità di far slittare la trattazione dei due
argomenti alla successiva riunione del Consiglio Comunale, dopo averli discussi
attraverso il confronto tra maggioranza
ed opposizione, anche per reperire ulteriore documentazione a corredo delle
proposte di deliberazione.
Crisafulli con il vice Chillemi |
L’art. 18 del Regolamento Comunale, al
comma 3, prevede che nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione del
Consiglio se non sia stata iscritta all’ordine del giorno e se non è stata
depositata, entro il termine di tre giorni precedenti l’adunanza, completa dei
pareri prescritti. Il successivo comma 4 del medesimo articolo prevede che “Eventuali irregolarità formali o ritardi
si intendono sanati se nessun Consigliere avanzi formale contestazione”.
Il comma testè citato vuol significare che
se nessun consigliere avesse sollevato contestazioni, le proposte sarebbero
state votate validamente, sempre e comunque nella massima osservanza
dell’articolo 18 del Regolamento. In presenza della formale contestazione
specifica, il Presidente del civico consesso non ha potuto fare altro,
conformemente al Regolamento comunale e preso atto della volontà dei
consiglieri di insistere nella contestazione, che adottare la decisione di non
sottoporre le proposte a deliberazione del Consiglio e, quindi, di non trattare
gli argomenti, che necessariamente dovevano slittare al prossimo Consiglio.
Da una lettura squisitamente politica degli eventi, anche alla luce dei vari comunicati stampa diffusi e delle interviste rilasciate da parte dei Consiglieri di opposizione, mi sembra che la contestazione appaia meramente strumentale e fine a se stessa, senza costituire minimamente una “critica costruttiva”; il gruppo di opposizione non ha fatto altro che far slittare gli argomenti voluti dalla stessa minoranza, mossa – mi rammarica asserirlo – dall’unico ed esclusivo interesse di volere strumentalizzare l’accaduto per criticare l’operato della maggioranza e, ancor di più, quello del Presidente del Consiglio Comunale, in assenza di un concreto beneficio per la collettività in quanto le proposte di deliberazione, costituendo espressione della stessa opposizione, quest’ultima risulta essere l’artefice del rinvio degli argomenti.
Da una lettura squisitamente politica degli eventi, anche alla luce dei vari comunicati stampa diffusi e delle interviste rilasciate da parte dei Consiglieri di opposizione, mi sembra che la contestazione appaia meramente strumentale e fine a se stessa, senza costituire minimamente una “critica costruttiva”; il gruppo di opposizione non ha fatto altro che far slittare gli argomenti voluti dalla stessa minoranza, mossa – mi rammarica asserirlo – dall’unico ed esclusivo interesse di volere strumentalizzare l’accaduto per criticare l’operato della maggioranza e, ancor di più, quello del Presidente del Consiglio Comunale, in assenza di un concreto beneficio per la collettività in quanto le proposte di deliberazione, costituendo espressione della stessa opposizione, quest’ultima risulta essere l’artefice del rinvio degli argomenti.
Ho ritenuto di allegare alla proposta
dell’opposizione, afferente l’acquisto di defibrillatori, i preventivi forniti
dal gruppo Savoca Democratica con la massima fiducia verso le indagini di
mercato fatte dal gruppo stesso, con l’intento, una volta approvata la
deliberazione, di demandare alla Giunta ed all’Ufficio Tecnico la scelta
oculata del preventivo più conveniente in termini tecnici ed economici, dando
vita a quell’atto di indirizzo politico proprio del Consiglio Comunale. Ebbene
il gruppo di opposizione, ignorando tutto ciò ed al solo fine di sfruttare il
ritardo nel deposito dei pareri (assolutamente ininfluente ai fini di una
decisione “politica” responsabile) per screditare l’operato della maggioranza e
del presidente del consiglio, con una mozione solleva le contestazioni
assumendosi la responsabilità “politica” dello spostamento assolutamente
inevitabile della trattazione e votazione degli argomenti (si ripete voluti anche
dalla stessa minoranza!).
Ecco si coglie la contraddizione interna
alla stessa opposizione e la profonda
delusione di cui accennavo all’inizio del presente comunicato, che mi fa
pensare – mio malgrado – ad una politica della mera strumentalizzazione fine a
se stessa, senza alcun contributo utile e costruttivo, senza una scelta
politica responsabile, senza un alcun contributo alla crescita ed al bene
della collettività, nei cui confronti appariva doveroso adottare un atto di
indirizzo preciso.
In alcuni comunicati, sempre divulgati dal
gruppo di opposizione, addirittura si è asserito che il Presidente del
Consiglio ha mancato di imparzialità, cadendo in “errore”.
Tali affermazioni non fanno altro che
rafforzare il convincimento sopra espresso, ossia il disegno di
strumentalizzare un evento per tentare di screditare l’operato altrui. Il mio augurio è quello di aumentare
qualitativamente l’”offerta” politica per Savoca, attraverso un confronto serio
e maturo dei due schieramenti senza scadere in sterili contrapposizioni ed
inutili contestazioni fini a se stesse.
Auspico infine che si possa tornare invece
al vero senso dell’essere amministratori, cioè sapere ascoltare le esigenze dei
cittadini per porsi a loro servizio e dare dignità alla dialettica politica.
Savoca, lì 02/10/2012
Il Presidente del Consiglio Comunale
Carmelo Crisafulli
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