Antonino Bartolotta |
Volge
al termine il mandato del sindaco Nino Bartolotta, ed è già un
vociferare intorno ai possibili “successori”. Siamo andati ad
intervistare il primo cittadino, per cercare di sapere qualcosa in più.
-Sindaco,
Savoca in questi ultimi anni è diventato il fiore all'occhiello della
riviera jonica. Molti osservatori esterni indicano il piccolo centro
come esempio da seguire. Quali i segreti di questo successo?
“Diversi sono i fattori che hanno determinato tale riuscita. Anzitutto
il rispetto per il territorio e per la gente che ci vive. Fondamentale
anche il supporto di una squadra di collaboratori e di dipendenti
comunale coesa, animata da un grande senso di serietà e capace di
lavorare nei momenti di emergenza anche al di là dell'orario previsto. E
poi programmazione, passione e dedizione nel fare le cose; capacità di
ascoltare e dare risposte anche e soprattutto alle voci 'fuori dal
coro'. Perché la politica è questo: un servizio da rivolgere agli altri
con umiltà e serietà. Solo così si potrà veramente contribuire a creare
sviluppo e progresso per il territorio”.
-In vista delle prossime amministrative, è stato individuato dalla vostra compagine il futuro candidato sindaco?
“Non ancora. La nostra è una compagine il cui percorso ha
contraddistinto per circa un ventennio la vita politica savocese.
L’interrogativo che mi pongo è il seguente: siamo alla fine di un ciclo
che, sebbene da molti definito positivo, cederà il testimone ad una
nuova ed inedita squadra, oppure saremo bravi a cogliere il fisiologico
bisogno di rinnovamento aprendo il nostro rotato progetto politico alle
realtà sociali e politiche savocesi. E’ necessaria una compagine
amministrativa per 'Savoca' prima ancora che per la politica, bandendo
interessi e rancori personali”.
-Può,
in riferimento alla domanda precedente, anticiparci dei nomi papabili?
Sarà un “duello interno” Cettina Pizzolo – PaoloTrimarchi?
“Personalmente credo non si arrivi a un duello Cettina Pizzolo – Paolo
Trimarchi. Siamo tutte persone mature e responsabili. Basta poco per
distruggere ciò che di buono a Savoca è stato realizzato in tanti anni
di lavoro e sacrifici!”
-Come segretario del Pd come si sta muovendo il suo partito nei paesi della riviera jonica in vista delle prossime amministrative?
“Il PD, nella riviera jonica in particolare, è una realtà ancora molto
disomogenea e caratterizzata da individualismi a volte anche
'esasperati'. Forse paghiamo lo scotto di essere considerati 'periferia'
del Partito. Siamo ancora lontani dal capire che un Partito Democratico
unito in vista delle prossime amministrative può essere comunque
vincente in molte realtà della riviera jonica. In tale contesto, laddove
non si riuscisse a risolvere politicamente le divisioni interne al PD,
il ruolo del segretario provinciale non può che essere quello di far
rispettare le regole statutarie e le scelte maggioritarie autonomamente
determinatesi negli organismi locali del partito. Di certo non vedremo
deputati nazionali o regionali del PD fare comizi per liste contrapposte
nella stessa realtà locale!”
-Quali gli obiettivi da concretizzare nella nostra provincia?
“Penso a un partito democratico dinamico e propositivo che sappia
affrontare i problemi e prospettare le soluzioni, che riesca a superare
le differenti posizioni così da rappresentare una vera alternativa di
governo. Un partito che si apra alla base degli iscritti e soprattutto
alla società civile e riesca presto a fare 'sistema' nel comprensorio
jonico e nella provincia in generale. Qualche segnale incoraggiante si
comincia a registrare ma è ancora presto per tirare le prime
conclusioni”.
Articolo tratto dalla "Gazzetta Jonica" di Simona Bordonaro.
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