Due
candidati a sindaco collegati ad altrettante liste per il consiglio
comunale, fanno ritornare la “democrazia” nel centro storico collinare,
dopo 5 anni di egemonia Bartolottiana, senza una vera lista di
opposizione. Fa eco l'assenza, tra gli schieramenti, del primo cittadino
uscente Nino Bartolotta.
L'attuale sindaco, che ha
completato il suo mandato elettorale (dieci anni) dando un notevole
contributo alla crescita del paese, non ha trovato riscontro con il
nuovo disegno politico del candidato alla poltrona più alta del palazzo
comunale, Paolo Onofrio Trimarchi. Una spaccatura che
si è consumata nelle ultime ore. Chi appoggerà Nino Bartolotta? Un
eventuale suo schieramento, indiretto, potrebbe determinare la futura
amministrazione di Savoca.
A concorrere alla amministrative del 6 e 7 maggio scende in campo la lista “Savoca Democratica” con candidato sindaco Rosario Domenico Famulari. La maggioranza uscente, invece, dopo aver lanciato il presidente del consiglio Giuseppe Meesa, ha fatto retromarcia ricandidando nella corsa a primo cittadino, Paolo Onofrio Trimarchi, attuale vice di Bartolotta, che ricoprì dal 1993 al 2002 la carica di sindaco.
Nelle
due liste il rosa si tinge dieci volte con perfetta equità. Torna a
fare politica attiva, nella compagine di Famulari, il giornalista ed ex
presidente del consiglio Pippo Trimarchi, designato assessore insieme ad Annamaria Brancato.
Nella lista per il civico consesso, tra i tanti giovani al debutto
ufficiale c'è pure il capitano della squadra di calcio dell'Akron
Savoca, Dario Luchino.
Nella compagine “Insieme per Savoca”, oltre a Meesa c'è la conferma pure dell'assessore Antonia Savoca, del consigliere Marco Chillemi, nonché il ritorno di Eugenio Bellomo, ex componente dell'esecutivo. Concetta Pizzolo
e Giuseppe Meesa sono due dei quattro assessori designati dal candidato
sindaco Paolo Onofrio Trimarchi. Adesso tutto può accadere. La corsa
alla poltrona di primo cittadino è inizata. Ogni preferenza potrebbe
essere determinate per la vittoria finale.
Articolo tratto dalla Gazzetta Jonica di Gianni Arpi.
Commenti
Posta un commento